Italia: Pil in ribasso, tasse stabili

Diminuisce il prodotto interno lordo, ma resta stabile la pressione fiscale. E’ sempre negativa la fotografia del nostro Paese che emerge dalle periodiche rilevazioni dell’Istat.
Nel 2015 il Pil italiano è cresciuto solo dello 0,7%: l’Istat ha infatti rivisto al ribasso la stima preliminare, che a marzo era di +0,8%. Nonostante il taglio, il rapporto deficit/Pil nel 2015 resta (come da stime preliminari) al 2,6%, contro il 3% del 2014. Il debito pubblico si è invece attestato al 132,2% del Pil contro il 131,8% del 2014: un dato comunque migliore delle stime, che prevedevano un 132,7%.
Considerando il valore assoluto del Prodotto interno lordo, secondo l’Istat siamo a 1.642 miliardi e 444 milioni di euro, con una revisione al rialzo pari a 6.072 milioni rispetto alle stime precedenti.
Sempre nel 2015, il saldo primario italiano, cioè l’indebitamento netto a cui viene sottratta la spesa dovuta agli interessi, risulta pari all’1,5% del Pil. Infine lo scorso anno la pressione fiscale in rapporto al Pil si è attestata al 43,4%, invariata rispetto al 2014 secondo l’istituto di statistica che corregge, negli ultimi conti economici nazionali, le stime di aprile pari a 43,5% per il 2015 e a 43,6% per il 2014.